Il filo di Arianna




















Pescatore Architettura e Design

autori: Mario Ciaramella, Alessia Cocca, teresa dell’aversana, felice grimaldi, Italo Mustone, Daniela Politelli, Cosimo Servodio, Angelo Volpe, Salvatore Zacchino

Benevento - dal 14 dicembre 2007 al 30 gennaio 2008

Siamo veramente in un labirinto in cui è difficile trovare la via d’uscita?
L’economia, la politica, l’ambiente, la cultura, insomma la vita è un labirinto in cui si celebra sempre lo stesso rito sotto forme diverse, ma secondo una logica perversa che mortifica le aspettative, le intelligenze, la creatività.Il mercato dell’arte contemporanea è un mercato che condiziona, impone e propone spazi "banali”. Contenitori in gran parte di bruttezze spaventose, di linguaggi omologati, che non aiutano a comprendersi e a dialogare ma solo ad uniformarsi. Avere successo a tutti i costi, anche senza averne le qualità, sgomitare per imporsi. È la fabbrica del falso, del banale, dove si ripetono sempre le stesse parole, messe lì per dire ciò che non dicono. E così si costruiscono artisti che non sono artisti e si abbelliscono i loro inesistenti “prodotti”.Bisogna trovare il filo di arianna che ci porterà fuori dal labirinto per approdare nei luoghi del quotidiano, luoghi di vita e di creatività, luoghi di dialogo e di confronto, per essere protagonisti di una politica culturale nuova, in netta, radicale e convinta discontinuità con una politica riduttiva, che considera gli interventi artistici solo occasionali e in funzione di disegni politici ed economici che impongono, banalizzano ed emarginano.


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xilografia a dimensioni variabili

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